Il marketing responsabile è redditizio?

17 avril

Invii allegati ai tuoi clienti e colleghi, fai ricerche su Google, archivi le tue e-mail… Tutte queste azioni generano miliardi di dati al giorno, contribuendo così all’inquinamento digitale.

Oggi il digitale rappresenta il 4,2% del consumo globale di energia e il 3,8% delle emissioni di gas serra*.

Alla luce di queste considerazioni, è possibile oggi per un marketer diminuire l’inquinamento digitale del brand senza rinunciare alle performance? 

In Splio, specializzati in CRM e marketing automation, siamo convinti che il rispetto per i dati personali e per l’ambiente vadano di pari passo. Qualsiasi azione relativa al rispetto dei dati personali ha un impatto positivo sia sulla deliverability che sul piano ecologico. Ecco quindi 5 buone pratiche e un caso d’uso reale per creare una strategia CRM che sia rispettosa dei tuoi clienti ma anche del pianeta.

Il GDPR fa bene al pianeta.

Quando nel 2018 è stato emanato il GDPR, i marketer erano timorosi di perdere in parte la loro libertà. La verità, a due anni di distanza, è che l’implementazione del GDPR rappresenta una risorsa importante per i brand, i quali riescono a ottenere risultati migliori, migliore diliverability, clic e tassi di conversione. Inoltre, il regolamento ha un risvolto positivo anche per l’impronta ecologica del brand.

Poiché in sostanza il GDPR ha implementato regole più rigorose per quanto riguarda il consenso del consumatore (doppio opt-in), il limite temporale per la memorizzazione dei dati personali e facilitato il processo per coloro che desiderano annullare l’iscrizione da newsletter/SMS o essere cancellati dal database. In altre parole, ti consente di avere un database più pulito, con i contatti davvero interessati a saperne di più sul tuo brand. Da una parte aumenti l’impatto delle comunicazioni su tutti i canali, dall’altro invii newsletter o SMS solo al target interessato.

Limita la pressione marketing su tutti i canali.

I consumatori di oggi si aspettano che i brand si comportino responsabilmente – anche relativamente alla strategia CRM. La strategia si focalizza su diversi canali di comunicazione, dalla e-mail agli SMS, dalle notifiche push ai volantini postali… Indipendentemente dal canale che utilizzi, devi mantenere un certo equilibrio poiché un’eccessiva pressione marketing può essere controproducente sia per raggiungere i tuoi obiettivi sia per la deliverability e l’impronta ecologica del tuo brand.

Prendi per esempio il canale preferito dai marketer: l’e-mail. I consumatori si aspettano di ricevere contenuti a valore aggiunto con chiarezza di contenuto (47%), bassa frequenza (32,5%) e rilevanza del destinatario (31%). Dando maggiore importanza ai seguenti fattori legati all’acquisto: buoni sconto (60%), e-mail successive a un acquisto online (41%), coupon e opportunità di nuovi acquisti on e offline (36%) **.

Il consiglio che potremmo darti è di adottare la seguente regola: una e-mail = un messaggio chiaro a valore aggiunto = un obiettivo chiaro. Questa strategia, non solo ti permette di limitare le tue comunicazioni rendendo il contenuto più forte e incisivo, ma ti consente anche di ridurre la pressione marketing.

La segmentazione e la personalizzazione al centro della tua strategia.

Quando sai che oltre 300 miliardi di e-mail e 6.100 miliardi di SMS attraversano il mondo***, ti viene voglia di tornare alle origini. Devi rivolgere la tua priorità a coloro che ti leggono, alla tua base contatti più attiva, ovvero a coloro che aprono regolarmente le tue newsletter o SMS e in modo ultra-personalizzato.  

Segmentando il tuo database dal contatto più attivo al quello meno attivo, stai mettendo dalla tua parte tutti i fattori per un migliore tasso di apertura, di conversione, di deliverability e soprattutto un minore impatto ambientale. Affinché la segmentazione rimanga valida nel tempo, è necessario pulire regolarmente le liste escludendo dagli invii coloro che hanno annullato l’iscrizione, coloro ai quali l’e-mail arriva in spam o i cui indirizzi non siano più validi.

Riconsidera le e-mail automatiche.

Con la stessa logica della segmentazione del vostro database, anche le e-mail automatiche devono essere configurate in modo tale che solo le persone davvero interessate ricevano le vostre comunicazioni.

Stai inviando una nuova offerta ai tuoi contatti? Inviala a coloro che hanno cliccato, o aperto le tue precedenti e-mail. Se queste persone hanno visitato il tuo e-commerce, significa che hanno un vero interesse per l’offerta che gli hai appena comunicato. Cerca di recuperarli con un po’ di spinta, ad esempio maggiore attenzione.

Vuoi recuperare un consumatore che ha abbandonato il suo carrello? Pensa al motivo per cui non ha completato il processo di acquisto e inviagli un’e-mail automatica cercando di rispondere alle sue domande. È necessario pensare a una strategia e-mail di recupero dei carrelli basata su diversi scenari. Una buona strategia di promemoria può essere estremamente utile per la conversione ma anche per l’impatto ambientale.

Ottimizza il design delle tue e-mail.

Può sembrarti banale, ma come abbiamo già spiegato in precedenza nell’articolo, più pesante è un’e-mail, peggiore sarà la sua impronta ecologica. Per questo motivo è assolutamente necessario evitare gli allegati e soprattutto pensare a un design “responsabile”. Questa regola si applica come parte integrante della tua strategia di e-mail più “green”.

Le buone pratiche di deliverability prevedono che un’e-mail chiara e concisa sia composta per due terzi da testo e un terzo da immagini. È indispensabile evitare di inviare l’intero contenuto sotto forma di immagini poiché verrebbero bloccate dai filtri antispam del servizio di posta. In altre parole, non solo il tuo target non riceverebbe la comunicazione – risentendone la deliverability – ma il tuo impatto ambientale sarebbe estremamente elevato per niente.

Faguo è green anche nella sua strategia CRM. Il fashion brand francese ha reso della causa ambientale la sua linea guida: dalla fabbricazione dei prodotti alla strategia di comunicazione – Faguo cerca di limitare l’impatto ambientale su base giornaliera. Il brand recentemente è andato ben oltre, invitando la sua community ad adottare comportamenti responsabili attraverso un concorso che invita a svuotare le caselle di posta elettronica. E il team Faguo ha cominciato dando l’esempio: in un’ora 127 GB di e-mail sono state eliminate, ovvero 12 000 kg di CO2 evitati in un anno.

Se tutti noi impiegassimo un’ora del nostro tempo per eliminare le e-mail dalle nostre caselle…puoi ben immaginare l’impatto che avrebbe sull’ambiente!

 

* GreenT

** Email Marketing Experience Report, 2016

*** Statista