5 email trigger che semplificheranno la vita dei tuoi clienti e contribuiranno a fidelizzarli

Categoria: Email marketing
I flussi automatici rappresentano l'essenza della Marketing Automation. Tuttavia, se non ben impostati, le comunicazioni inviate rischiano di risultare pressanti, generiche o impersonali agli occhi dei consumatori.
In Splio, crediamo fermamente che i flussi automatici possano avere un ruolo strategico all'interno di un piano CRM ben strutturato. Non vi annoieremo spiegandovi perché email automatizzate come quelle per i compleanni o le iscrizioni alle newsletter siano ormai degli standard nel CRM. Preferiamo invece puntare l'attenzione sui flussi automatici attivati da specifici trigger, che vi consentono di automatizzare sia i momenti di acquisto che altri aspetti della vita dei vostri clienti.
Ed è proprio qui che risiede il vero valore aggiunto dell'automazione : sfruttare i trigger per attivare i dati corretti e comunicare con il cliente nel momento più opportuno. L'obiettivo ? Rendergli la vita più facile, sorprenderlo piacevolmente e, soprattutto, costruire una relazione di fiducia e un engagement duraturo.
Vi presentiamo quindi cinque esempi di flussi di email basati su trigger che abbiamo sviluppato e che crediamo possano supportarvi nel raggiungimento dei vostri obiettivi di CRM, fidelizzazione e vendite. Prima, però, un breve riepilogo delle differenti terminologie usate nel marketing automation.
Email automatiche, email trigger e flussi... si rischia di perdersi!
I flussi automatici definiscono il contesto generale. Si tratta di percorsi predefiniti pensati per accompagnare un cliente (o un gruppo di clienti) attraverso diverse fasi, in risposta a determinati eventi, tempistiche o comportamenti. Questi flussi possono includere sia email automatiche che email trigger, oltre ad altri canali come SMS, messaggi RCS o WhatsApp , creando così un'esperienza cliente personalizzata e ben strutturata.
Le email automatica sono messaggi inviati automaticamente secondo una regola o una programmazione, senza che siano necessariamente collegiati a un comportamento individuale. Esempi tipici sono l'email di compleanno o quella di benvenuto dopo l'iscrizione a una newsletter.
Le email trigger , invece, sono inviate automaticamente all'interno di un flusso preciso, in reazione a un'azione o a un evento specifico legato al comportamento del cliente. Sono messaggi contestuali e personalizzati, basati su dati come acquisti effettuati o pagine visitate. Pensiamo ad esempio alle email inviate dopo l'abbandono del carrello o quelle che forniscono suggerimenti su come usare un prodotto appena acquistato.
Le email trigger non devono necessariamente mettere in evidenza dei prodotti per stimolarne l'acquisto. Possono anche essere utilizzate per supportare il cliente nella sua esperienza post-acquisto.
Prendiamo l'esempio del nostro cliente FAUCHON, noto brand francese nel settore gastronomico. Per trasformare l'acquisto di una confezione di caviale in una vera e propria esperienza, FAUCHON ha creato un'email automatica legata allo scontrino di vendita. Che l'acquisto avvenga online o in negozio, i clienti ricevono suggerimenti per la degustazione, così da poter apprezzare al meglio il prodotto. I risultati parlano da soli : 80% di tasso di apertura e 75% di clic !
👍 Questo tipo di comunicazione è efficace perché offre valore al cliente senza essere agressiva, generando fiducia e valorizzando la competenza del brand.
E se le email trigger potessero essere un'occasione per instaurare con i clienti un rapporto autentico e privo fi finalità commerciali immediate ?
Immaginiamo il caso di una libreria. Utilizzando e analizzando gli scontrini di cassa e registrando i dati in un campo personalizzato della sua Customer Data Platform , la libreria è stata in grado di rilevare che uno dei suoi clienti aveva acquistato tutti i libri di un determinato autore. Dopo l'ultimo acquisto di un libro, la libreria ha potuto inviare un'email trigger al cliente invitandolo ad ascoltare un podcast del suo autore preferito, in cui spiegava il suo processo di scrittura.
👍 Questo tipo di comunicazione è originale perché timola la curiosità del cliente. Lo invita a unirsi a una comunità culturale creando un engagement emotivo e duraturo, al di là del semplice acquisto.
Oltre ai classici messaggi email post-acquisto che ci invitano a lasciare una recensione sull'esperienza, esistono altri strumenti utili per valutare il grado di soddisfazione dei clienti. Un buon esempio è quello del nostro cliente Bobbies : Sessanta giorni dopo l'acquisto di un paio di scarpe da uomo, i cliente riceve un email trigger contenente una guida pratica con consigli utili per prendersi cura del prodotto. Questo gesto, seppur semplice, è molto apprezzato. Infatti, il brand parigino di calzature e pelletteria ha registrato un tasso di apertura del 65% per questa comunicazione post vendita ! 👍 Inviare Questo email con suggerimenti per la manutenzione del prodotto è una pratica perfettamente coerente con una strategia di fidelizzazione per i brand del settore retail. In questo modo, il marchio crea un rapporto responsabile con i propri clienti, dimostrando che i suoi prodotti sono pensati per durare nel tempo, evitando possibili delusioni e rafforzando il valore percepito della qualità del marchio. Prendendosi cura del prodotto, i clienti contribuiscono a far durare il loro acquisto e, molto probabilmente, si rivolgeranno nuovamente allo stesso marchio in futuro. |
Questo tipo di email trigger è particolarmente efficace con l'avvicinarsi delle vacanze estive e degli acquisti stagionali tipici di questo periodo, come creme solari, valigie, costumi da bagno, ecc.
Prendiamo il caso di un brand di costumi da bagno. Grazie ai dati raccolti sugli acquisti degli ultimi anni, il marchio è in grado di individuare, per ciascun cliente, il mese in cui solitamente viene acquistato il costume da bagno. Ad esempio, Chloé (una cliente immaginaria), compra il suo costume solitamente a maggio ogni anno. Impostando un trigger email basato sul basato sul dato "acquisto di un costume nel maggio dell'anno scorso", il brand riesce a inviare un messaggio a Chloé proprio nel momento giusto, presentandole la collezione 2025 e massimizzando le possibilità di acquisto.
👍 Questa è una tipica email commerciale, ma a differenza di una classica newsletter di lancio di una nuova collezione, la tempistica è personalizzata. L'email automatica viene ricevuta dal cliente in un momento di entusiasmo, ovvero l'approssimarsi delle vacanze estive. In questo caso, viene meno l'aspetto impersonale di una newsletter standard a favore di una relazione più stretta e più diretta con il cliente. Il vantaggio ? Generare nuovi acquisti !
Le email trigger possono essere impiegate per ricordare ai clienti di effettuare acquisti di prodotti di uso frequente o ricorrente, come cosmetici, detergenti, alimenti o lenti a contatto, ecc.
Per esempio, prendiamo il caso del nostro cliente Peaudouce, un'azienda francese che produce pannolini ecologici. I genitori di bambini piccoli finiscono spesso le scorte di pannolini. Per questo motivo, il marchio ha creato un flusso automatico di email per i clienti che non hanno sottoscritto l'abbonamento offerto dal marchio inviando loro un'email promemoria per ricordargli di effettuare un nuovo ordine così da non rimanere mai senza pannolini. I clienti che aderiscono a questo sistema possono ricevere questo tipo di email una volta ogni due settimane, se ne frattempo effettuano acquisti occasionali. |
👍 Questo tipo di email trigger funziona molto bene perché si basa su una logica semplice ma molto efficace per i prodotti che si consumano con una certa velocità o per gli acquisti ripetuti. Se inviata al momento giusto, è più facile che questa comunicazione venga considerata come un vero e proprio servizio a disposizione dei clienti, contribuendo a fidelizzarli, piuttosto che un mezzo per spingere le vendite. Ed è proprio questa la sfida per il brand : individuare il momento ideale per far sì che questo tipo di comunicazione venga ricevuta dal cliente quando sta per aver bisogno nuovamente del prodotto.
I flussi di email automatiche o trigger possono essere personalizzati all'infinito dai rivenditori per aumentare la fidelizzazione dei clienti. Possono essere più generici, come ad esempio le email per il compleanno o per un carrello abbandonato, ma possono anche essere adattati alle esigenze e alle abitudini dei clienti, come ad esempio per gli acquisti stagionali, o a seconda del modello di business del marchio (vendita di prodotti con un alto tasso di riascquisto, ecc.).
Un solo consiglio importante : trovate il giusto equilibrio nell'automazione delle vostre campagne, inviando ai vostri clienti comunicazioni ad alto valore aggiunto che portino benefici al vostro marchio, senza però eccedere nella quantità di email inviate. Creatività, tempismo e personalizzazione devono sempre guidare la vostra strategia !
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