Big Data e Smart Data: i driver di crescita per le strategie marketing

11 Aprile

Angelica Moro

Categoria: Dati

Letteralmente Big Data significa "Mega Data" e si riferisce a un insieme molto ampio di dati che non può essere elaborato dai tradizionali strumenti di gestione del database.

Basati sulle nuove tecnologie, i Big Data consentono di rendere disponibili in tempi brevissimi le informazioni provenienti da tutti i dati disponibili. L'arrivo dei Big Data ha segnato l'inizio di una nuova era per le aziende e ha notevolmente impattato le strategie di marketing.

Come sfruttare tutto il potenziale dei dati grezzi?

Gli Smart Data sono un'estensione dei Big Data per soddisfare l'esigenza di elaborare questo volume esponenziale di dati. Consiste nell'estrarre le informazioni più rilevanti per le operazioni di marketing. Grazie ai dati intelligenti, i dati sono diventati azionabili.

Oggi le aziende cercano di raccogliere e archiviare quanti più dati possibili perché logicamente, più sono numerosi, più le informazioni saranno accurate e fondamentali per il processo decisionale delle aziende. E il campo delle possibilità è infinito perché le fonti sono molteplici e in costante aumento (dati digitali, obiettivi connessi...).

Diviene sempre più urgente pensare allo scopo della raccolta dati e alla rilevanza del loro sfruttamento per non intraprendere progetti troppo complessi. È importante tenere conto degli impatti sui costi, in particolare sulla capacità delle aziende di condurre nuovi esperimenti e implementare nuove strategie.

Concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità

Oltre ai vincoli tecnici e di budget, i limiti legali (legati GDPR ad esempio), etici ed ambientali (l'archiviazione dei dati è un importante produttore di CO2) ridimensionano la raccolta e l'utilizzo dei dati.

Le aziende sono sempre alla ricerca di una maggiore completezza con la raccolta di quanti più dati possibili, tuttavia devono concentrarsi su quelli più importanti per soddisfare esigenze specifiche ed essere in grado di creare valore. La perdita di capacità analitiche e predittive sarà minima di fronte alla responsabilità sociale e ambientale che le aziende dovranno affrontare.

La perdita dianalisi e previsione sarà minima rispetto alla responsabilità sociale e ambientale delle aziende.

La sfida risiede nella qualità e nell'uso corretto dei dati e non necessariamente nelle quantità raccolte. L'azienda deve essere in grado di estrarre tutte le informazioni necessarie per alimentare gli strumenti dedicati alle proprie operazioni di marketing.

 

In conclusione, affinché un'azienda diventi veramente data-driven e affinché le decisioni di marketing strategico siano guidate dai dati, i marketer dovranno essere in grado di ordinarli, trasformarli e interpretarli.