10 suggerimenti per campagne marketing che fidelizzino e aumentino la conversione

04 décembre

Che il loro obiettivo sia fidelizzare, acquisire nuovi clienti o spingere le promozioni del momento (Black Friday, Natale, saldi …), le campagne marketing svolgono un ruolo cruciale per incentivare l’esperienza dei clienti, con l’obiettivo di aumentare gli acquisti. Dopo aver messo in pratica alcune best practice, è giunto ora il momento di prestare particolare attenzione alle regole fondamentali dell’email marketing, per concentrarsi sugli elementi fondanti della relazione con il cliente. Ecco 10 utili consigli che contribuiranno al successo delle tue campagne:

Inserirli nell’header e nel footer eviterà ai tuoi lettori di dover scorrere l’intera email per accedervi. Ma cosa sono?

  • Il primo si riferisce ad una pagina speculare, vale a dire una copia esatta della tua e-mail, ma visualizzabile su browser. Poiché la tua e-mail verrà letta da differenti provider di posta e su dispositivi diversi, la pagina speculare consente al destinatario di visualizzarla comunque, qualora non venga visualizzata correttamente dall’account di posta.
  • Il secondo è un link di annullamento dell’iscrizione. Se i tuoi contatti hanno liberamente acconsentito ad iscriversi alle tue comunicazioni, devono poter annullare l’iscrizione altrettanto liberamente. Questo è un principio regolato dal GDPR, entrato in vigore il 25 maggio. Non vedere questa regolamentazione come un ostacolo all’invio delle tue e-mail, ma piuttosto come un modo per inviarle ad un pubblico particolarmente interessato alla tua offerta. Le persone non interessate non riceveranno più le tue comunicazioni, permettendoti di aumentare il tasso di apertura delle tue e-mail e di preservare la tua deliverability.

2. Personalizza le tue email e identifica chiaramente il tuo brand dando un nome al tuo mittente.

Ad esempio: « Viviana di Splio ». Da un lato, il destinatario avrà l’impressione di ricevere un’e-mail da una « persona reale » – che in fin dei conti è la verità – e, d’altra parte, i consumatori più fedeli saranno più inclini ad aprire la comunicazione poiché identificheranno immediatamente il tuo brand.

3. Punta su di un subject breve ma di effetto.

Se in linea di principio la lunghezza dell’oggetto di una e-mail  non ha limiti, la realtà è differente. In effetti, un oggetto troppo lungo non verrà visualizzato per intero, in base al dispositivo di messaggistica o di lettura utilizzato. Ecco una breve lista delle limitazioni applicate al subject delle comunicazioni e-mail che ti potranno guidare:

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Su smartphone o tablet, il numero di caratteri visualizzati è ancora più basso, ad esempio su IPhone i caratteri concessi sono solo 30. Secondo l’SNCD, l’81% delle email marketing viene letto da un dispositivo mobile. Quindi tienilo sempre presente ed inserisci i tuoi messaggi chiave nei primi caratteri del tuo oggetto.

4. Sfrutta il pre-header delle tue e-mail.

Spesso non conosciuto e poco utilizzato, il pre-header delle tue e-mail potrebbe aiutarti ad aumentare il tuo tasso di apertura. Ma cos’è il pre-header?

È la frase che segue il soggetto della tua e-mail ma anche la prima frase del tuo mailing. L’anteprima è visibile principalmente sui messaggi visualizzati da mobile ma anche su alcuni messaggi Web (come Gmail o Outlook). Spesso chi spedisce non pensa al pre-header, che di solito viene usato per inserire la frase « guarda questa e-mail nel mio browser », come prima frase dell’e-mail … un errore! Meglio sfruttare questo spazio per inserire un messaggio ad effetto, che completi ad esempio ciò che hai inserito nel subject. Ad ogni modo, lo spazio disponibile dipende dalla lunghezza del tuo oggetto. Ciò che ti consigliamo è di farne buon uso e di legare il contenuto del tuo pre-header con l’oggetto della tua e-mail.

5. 1 e-mail = 1 messaggio chiave.

Basta con i messaggi piatti, senza immagini! Applica la regola dei 2 terzi/1 terzo. In altre parole, invia un messaggio chiaro e conciso con un’e-mail strutturata con 2 terzi di testo e 1 terzo di immagini. Soprattutto, evita di inviare l’intero contenuto della tua e-mail in formato immagine,  altrimenti sarai bloccato dai filtri anti-spam. Da un lato, i tuoi clienti non riceveranno mai la tua email, dall’altro, il tuo livello di deliverability ne soffrirà. E per finire i consigli sul layout della tua e-mail, ti suggeriamo di provare ad inserire la tua call-to-action in alto, collocandola al di sopra di una linea virtuale sotto la quale il contenuto di una e-mail non appare sullo schermo, a meno che non si scenda con il cursore.

6. Non lo ripeteremo mai abbastanza: personalizza il contenuto delle tue e-mail.

Inizia il messaggio salutando il tuo interlocutore, chiamandolo per nome. Quindi, anche se il formato della mail può essere uguale per tutti i tuoi interlocutori, il contenuto deve essere personalizzato. Ad esempio, potresti voler proporre una selezione di prodotti / brand che il tuo lettore potrebbe apprezzare, selezionati in base alla cronologia dei suoi acquisti. Questo genere di e-mail, totalmente personalizzate hanno un tasso di conversione molto più alto. Tale email sarà personalizzata al 100% e le tue possibilità di conversione aumenteranno in modo significativo.

7. Sobrietà.

Evita di scrivere il tuo messaggio in maiuscolo e in grassetto.È tanto aggressivo quanto dannoso per la tua deliverability. Se desideri evidenziare un messaggio chiave, puoi farlo utilizzando un po’ di grassetto e  di colore. Tutto questo per farlo in modo discreto, dosando i toni ed evitando ovviamente di utilizzare lo stesso colore per testo e sfondo della tua e-mail. La sobrietà passa anche dalla forma: dimentica le spam words che possono essere percepite dagli e-mail provider come messaggi di phishing. Non utilizzare più parole come « acquisti », « prezzo migliore », « promozione speciale », « regalo », « vinci » e così via. Puoi sostituirli  con le emoticon … ma sempre con parsimonia.

8. Invia una versione testuale della tua e-mail.

Questo non è un prerequisito necessario in materia di e-mailing o per la deliverability, ma permetterà ai tuoi contatti, che hanno disabilitato la lettura in formato html delle loro e-mail, di leggere comunque le tue comunicazioni.

9. Verifica che il vostro codice html sia conforme agli standard W3C (l’acronimo di World Wide Web Consortium).

È un’organizzazione mondiale che regola i principali standard tecnici del web. Questi standard cambiano regolarmente. Ti suggeriamo di:

  • Compilare correttamente i tag <alt> e il formato delle immagini. Nel caso in cui le tue immagini non vengano visualizzate per qualche ragione, saranno sostituite dal testo di tua scelta. Ad esempio: il nome del prodotto e il suo prezzo.
  • Evitare i tag <map> e <script> che non sono interpretati da tutte le caselle di posta ma sono più adatti allo sviluppo di siti Web.

10. Infine, testa le tue e-mail su differenti provider di posta (Gmail, Outlook, Yahoo! …) e dispositivi (computer, smartphone, tablet, ecc.) prima di effettuare l’invio totale.

L’SNCD indica che, quando le immagini di un’e-mail non vengono visualizzate, gli utenti lo cancellano o lo ignorano quasi sempre.

Per concludere, non smetteremo mai di suggerirti di fare A / B testing sul 10% della tua base utenti (o almeno sul 5% random del target). La creazione di un’e-mail non si basa su una scienza infallibile. Ecco perché il test & learning è fondamentale affinché tu possa inviare comunicazioni vincenti.

 

I nostri consigli per un A/B Test di successo